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Chi siamo

1696
Il ducato di Bracciano

Il ducato di Bracciano, un tempo di proprietà degli Orsini, fu acquistato nel 1696 dal Principe Livio I Odescalchi. Successivamente fu amministrato dal Principe Livio III, che affittò i terreni per destinarli ad attività agricole e di pastorizia.

1887
Don Baldassarre

Nel 1887 Don Baldassarre ereditò il ducato, e rivoluzionò la gestione dei terreni impoveriti dalle coltivazioni precedenti fatte in modo inadeguato. Le varie aree furono destinate alla coltivazione di vigne, uliveti, frutteti, gelsi e per allevare i cavalli.

Successivamente al 1887
Scuderie Odescalchi

Il Principe si dedicò all'allevamento di cavalli di razza adatti sia a persone ricche sia a ufficiali dell’esercito. Fece quindi costruire le Scuderie Odescalchi, e acquistò stalloni e fattrici puro sangue provenienti dai migliori allevamenti.

L’amministrazione del Principe Livio III

FINO AL 1887

Quando l’amministrazione del ducato di Bracciano passò al Principe Livio III, questi affittò i terreni per destinarli ad attività agricole e di pastorizia. I quarti aperti erano per metà dell’anno seminati a cereali dagli agricoltori del luogo e gli altri due quarti, così come tutti i terreni liberi, erano affittati per pascolo e falce. Questo tipo di coltivazione impoverì sempre di più il suolo. Le macchie erano affittate a degli speculatori, che cercavano di trarre il maggior profitto dai terreni senza preservarne la conservazione.
Tali erano le condizioni del ducato quando, nel 1887, a seguito della morte della Principessa madre, Sofia Branicka, lo ereditò il primogenito Don Baldassarre.

DOPO IL 1887

Nel 1887 Don Baldassarre ereditò il ducato di Bracciano. Da quel momento la gestione dei terreni fu rivoluzionata, puntando al loro miglioramento. Le aree furono suddivise per essere destinate a coltivazioni diversificate e per gli allevamenti di cavalli. Quest’ultima attività fu seguita con grande interesse e passione dal Principe, consapevole che da tempo nella provincia romana si faceva solo l’allevamento allo stato brado, per cui i cavalli erano sempre di meno e non erano selezionati. Il Principe si dedicò al miglioramento della razza equina, per mettere sul mercato cavalli puro sangue. Per realizzare il suo progetto non badò a spese, per cui fece costruire le Scuderie Odescalchi e acquistò i migliori stalloni e fattrici.
Sulle orme del passato

LE SCUDERIE ODESCALCHI OGGI

I Principi Odescalchi, esprimendo la loro passione per la natura, hanno continuato a preservare questo splendido posto custodendolo con cura, rispettando gli equilibri tra le varie piante e le peculiarità che caratterizzano ogni singola stagione.

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